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Lezione 1: Strutture linguistiche del linguaggio giovanile italiano

Definizione: 

Il linguaggio giovanile è una parte viva della nostra cultura, in continua evoluzione e caratterizzata da varie influenze. In questo modulo daremo un'occhiata più da vicino alle caratteristiche linguistiche e alla diversità lessicale del linguaggio giovanile. 

Concetti chiave

  • Abbreviazione

  • Prestito (anglicismi)

  • Neologismo

  • Suffissazione e deformazione

Unità 1: Differenze con il linguaggio standard

Il linguaggio giovanile si differenzia da quello standard per molti aspetti.  Ad esempio, i giovani tendono a usare frasi più brevi, parlando in modo più informale ed esprimendo i loro pensieri in modo conciso. Questo conferisce alle loro conversazioni un carattere rapido e diretto. Una caratteristica sorprendente del linguaggio giovanile è, ad esempio, l'uso di abbreviazioni nello scritto. Questo può avvenire in vari modi. A volte le sillabe o le lettere vengono semplicemente omesse (come ad esempio pk o cmq).

Allo stesso modo, a volte i giovani trascurano deliberatamente la grammatica e omettono intere parole per creare un tono informale e colloquiale. In questo modo, le regole grammaticali vengono gestite in modo più flessibile e ciò porta alla nascita di uno stile linguistico giovanile unico. Questo stile a volte può essere difficile da capire se non si fa parte del gruppo di riferimento. Ad esempio, «Tutto a posto» potrebbe essere abbreviato in «t’apposto». Gli apostrofi vengono utilizzati per collegare le parole e velocizzare così la comunicazione.

Nel linguaggio giovanile si usano spesso anche espressioni tipiche. Queste espressioni contribuiscono all'organizzazione vivace delle conversazioni e arricchiscono il linguaggio giovanile. Inoltre, permettono ai giovani di esprimersi in modo creativo ed espressivo. È un'altra caratteristica che dimostra la diversità e l'adattabilità del linguaggio giovanile. Un esempio è l'espressione «ci sta», utilizzata per confermare qualcosa, oppure «boh» per indicare indifferenza, dubbio.

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Esercizio 1: Discussione

Discuti le differenze che hai imparato tra il linguaggio giovanile e quello standard e pensa se hai usato o osservato questi elementi nella tua comunicazione. Annota alcuni esempi e pensa se queste caratteristiche linguistiche possono avere un'influenza positiva o negativa sulla comunicazione. Infine, condividi la tua opinione sul fatto che la diversità e l'adattabilità del linguaggio giovanile sia un elemento creativo o una sfida per la società.

Unità 2: I prestiti e il loro effetto sulla diversità del vocabolario

Il linguaggio giovanile è caratterizzato da un vocabolario incredibilmente ricco e vario. Tuttavia, il vocabolario è anche l'area del linguaggio che cambia più rapidamente. Le espressioni giovanili attuali hanno vita breve e vengono rapidamente sostituite da altre. Il linguaggio giovanile italiano è caratterizzato da una notevole formazione di parole con molto umorismo e creatività. I giovani italiani si divertono a cambiare le parole esistenti e a inventare nuovi termini per rendere le loro conversazioni più vivaci e uniche. Una caratteristica sorprendente del linguaggio giovanile è l'integrazione di prestiti da diverse lingue. Questa influenza riflette la diversità del mondo moderno. I prestiti considerati particolarmente tipici dei giovani sono un segno di globalizzazione. Ad esempio, il termine «cool» è stato identificato tra i giovani di molti paesi del mondo. Questo dimostra che le lingue straniere hanno un'influenza sul lessico della lingua italiana, ma in nessun caso questa influenza modifica la grammatica. I giovani usano spesso parole ed espressioni prese in prestito dall'inglese. Questi cosiddetti anglicismi provengono spesso dai settori della tecnologia e di internet. Inoltre, anche volgarità e parolacce come «shit» sono prese in prestito dall'inglese. Nel linguaggio giovanile italiano, le parole tabù diventano un repertorio pubblico perdendo il loro significato originale. Termini come «cazzo» e «casino» vengono utilizzati nelle conversazioni per intensificare l'espressione e l'emozione, anche se in origine erano considerati volgari o inappropriati (ad esempio “quella ragazza mi piace un casino” ovvero "quella ragazza mi piace davvero molto"). Il linguaggio giovanile è spesso uno spazio creativo per la creazione di nuove parole o significati. Questi cosiddetti neologismi possono nascere per divertimento, ironia o semplicemente come espressione della cultura giovanile. Sono la prova della vivacità e della creatività del linguaggio, soprattutto nella comunicazione giovanile, e dimostrano come la lingua cambi costantemente e si adatti ai suoi parlanti.

Nel linguaggio giovanile italiano, le lettere vengono spesso sostituite o ne vengono aggiunte di nuove per rendere le parole diverse. Ad esempio, «ricreazione» viene trasformata in «ricremazione», che è un adattamento umoristico della parola. Spesso le parole prese in prestito da lingue straniere vengono adattate alla grammatica italiana dando vita a nuove parole o verbi come ad esempio chillare, killare, skippare, ecc. I giovani in Italia amano usare i suffissi per cambiare le parole esistenti (come acidoso) o creare una deformazione giocosa ad esempio dei cognomi di compagni di classe o docenti.

Esercizio 2: lavora da solo e scrivi le tue risposte

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«Bella fra, sto chillando con i bro e pensavamo di skippare lezione e andarci a fare un giro. Dai bro, cazzo tene, non fare lo snitch e vieni con noi!».

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Identifica tutte le caratteristiche tipiche del linguaggio giovanile in questa frase e spiega come questi elementi contribuiscono alla formazione di uno stile linguistico giovanile unico. Rispondi a questa persona utilizzando altri anglicismi e neologismi che useresti tu stesso quando parli con altri giovani.

Hai finito l'esercizio? Forme contratte e abbreviazioni: «fra» invece di «fratello» o «amico» «cazzo tene» per «che ti importa?» Anglicismi: «chillando» (da «to chill» in inglese, che significa rilassarsi) «bro» (abbreviazione di «fratello» o «amico» originario dall'inglese) «skippare» per «saltare» o «evitare» «snitch» (dall'inglese, significa spifferare o tradire) Slang: «Dai bro» (esortazione informale a un amico) «non fare lo snitch» (utilizzo di uno slang che indica non tradire)

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Pensiero finale:

È importante notare che il linguaggio giovanile non è uguale in tutte le culture e regioni e cambia nel tempo. Il linguaggio giovanile italiano è soggetto a forti influenze regionali, soprattutto tra il nord e il sud dell'Italia. La diversità regionale in termini di dialetti e abitudini linguistiche si riflette nel linguaggio giovanile. I giovani di diverse parti d'Italia utilizzano spesso espressioni tipiche della loro regione o del loro dialetto. Inoltre, è fortemente influenzato dalle tendenze, dai media e dall'ambiente sociale. Questo aspetto verrà approfondito nei prossimi moduli. Che impatto ha questa libertà creativa sulla conservazione della lingua italiana e dei suoi valori culturali?​​

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Fonti

Bahlo, N., Becker, T., Kalkavan-Aydın, Z., Lotze, N., Marx, K., Schwarz, C., & ȘimȘek, S. (2019). Jugendsprache: Eine Einführung. Springer-Verlag. https://doi.org/10.1007/978-3-476-04767-0. 

Coveri, L. (1993). Novità del/sul linguaggio giovanile. La Lingua dei Giovani. Tübingen: Günter Narr Verlag, 35-48.

Nesi, A. (Ed.). (2022). L’italiano ei giovani. Come scusa? Non ti followo. goWare & Accademia della Crusca.

Neuland, E. (2018). Jugendsprache (2nd ed.). Francke Verlag. https://www.utb.de/doi/book/10.36198/9783838549248.

Vassere, S. (2008). Linguaggio giovanile. Le parole e le modalità di comunicazione. Scuola ticinese, 37, 21-25.

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Immagini

AI-generator (2023): https://www.midjourneyai.ai/app

AI-generator (2023): https://picsart.com/it/ 

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